Anpit-Cisal: sottoscritto verbale di errata corrige sul welfare contrattuale per i somministrati

Destinatari sono i lavoratori che prestano l’attività presso Aziende Utilizzatrici che applicano i CCNL  “Metalmeccanica”, “Turismo, Pubblici Esercizi e Agenzie di Viaggio”, “Terziario Avanzato”, “Studi  Professionali”, “Terzo Settore”, “Commercio”

Il 25 gennaio 2024, presso l’Organizzazione Sindacale CISAL Terziario, si sono incontrati ANPIT – Associazione Nazionale per l’Industria e Terziario, CEPI – Confederazione Europea Piccole Imprese, CONFIMPRENDITORI – Associazione Nazionale Imprenditori e Liberi Professionisti, FE.NA.L.C. FEDERAZIONE NAZIONALE LIBERI CIRCOLI A.P.S., OPES – Organizzazione per l’educazione allo sport, in collaborazione con le Associazioni Sportive Affiliate, UNICA – Unione Nazionale Italiana delle Micro & Piccole Imprese del Commercio, Servizi e Artigianato, e CISAL Terziario – Federazione Nazionale Sindacati Autonomi Lavoratori Commercio, Servizi,  Terziario e Turismo, CISAL Terziario – Federazione Nazionale Sindacati Autonomi Lavoratori  Commercio, Servizi, Terziario e Turismo, con l’assistenza della CISAL – Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori, CONFEDIR – Confederazione Autonoma dei Dirigenti, Quadri e Direttivi, per aggiornare la previsione relativa al welfare contrattuale destinato ai lavoratori in somministrazione, che prestano l’attività presso Aziende Utilizzatrici che applicano i CCNL  “Metalmeccanica”, “Turismo, Pubblici Esercizi e Agenzie di Viaggio”, “Terziario Avanzato”, “Studi  Professionali”, “Terzo Settore”, “Commercio”.
I contratti in questione prevedono l’erogazione del welfare contrattuale su base annuale. Sono destinatari del Welfare Contrattuale tutti i lavoratori, indipendentemente dalla loro Categoria,  dal tipo di contratto di lavoro subordinato che sia stato sottoscritto: tempo indeterminato o determinato; a tempo pieno o parziale, purché il tempo medio ordinario lavorato sia almeno pari  a 20 (venti) ore settimanali; lavoratori apprendisti; lavoratori intermittenti con indennità di disponibilità, telelavoratori o lavoratori “Agili”. Sono altresì compresi i lavoratori dipendenti in astensione obbligatoria o in congedo parentale. Sono invece esclusi i tirocinanti o stagisti e i lavoratori in aspettativa non retribuita.
Gli art. 121 del CCNL “Metalmeccanica”, art. 122 del CCNL “Turismo”, art. 121 del CCNL “Terziario Avanzato”, art. 120 del CCNL “Studi Professionali”, art. 111 del CCNL “Terzo Settore” e art. 111 del CCNL “Commercio”, causa un refuso di stampa, prevedono che il welfare contrattuale è dovuto solo per i contratti che prevedono attività presso l’Utilizzatore, senza soluzione di continuità, con durata superiore a 12 mesi, escludendo erroneamente i lavoratori somministrati fino a 12 mesi dal diritto del welfare contrattuale.
Al fine di prevenire discriminazioni ed usi distorti dell’istituto contrattuale, la normativa legale e contrattuale vigente conferma il diritto alla parità dei trattamenti complessivi da riconoscere ai lavoratori somministrati, rispetto ai lavoratori assunti direttamente all’Azienda. Per tutto quanto sopra, le Parti Sociali hanno confermato che l’indicazione di “Welfare Contrattuale” prevista al secondo comma degli art. 121 del CCNL “Metalmeccanici”, art. 122 del CCNL “Turismo”, art. 121 del CCNL “Terziario Avanzato”, art. 120 del CCNL “Studi Professionali”, art. 111 del CCNL “Terzo Settore” e art. 111 del CCNL “Commercio”, è dovuta ad un refuso di stampa. Pertanto, per i suddetti articoli, il secondo comma corretto è il seguente: “…L’Assistenza sanitaria integrativa e la copertura assicurativa sarà dovuta solo per i Contratti che  prevedano attività presso l’Utilizzatore, senza soluzione di continuità, con durata superiore a 12  (dodici) mesi. In tal caso, al pari degli altri lavoratori, dovrà essere versata all’En.Bi.C. la contribuzione prevista e i Lavoratori avranno diritto alle relative prestazioni integrative del S.S.N. e assicurative vita…”  (quindi senza le parole “Welfare Contrattuale”).

Principali novità in materia di imposte indirette: la circolare riepilogativa delle Entrate

L’Agenzia delle entrate, in tema di imposte indirette, ha illustrato le principali novità contenute nella Legge di bilancio 2024, nel Decreto Anticipi e nel Decreto Salva-infrazioni (Agenzia delle entrate, circolare 16 febbraio 2024, n. 3/E).

Tra le principali novità in materia di imposte indirette contenute nella Legge di Bilancio 2024, l’Agenzia delle entrate segnala:

  • all’articolo 1, comma 45, la modifica delle aliquote IVA relative alle cessioni di alcuni prodotti per l’infanzia e per l’igiene femminile, precedentemente ricompresi nell’ambito applicativo dell’aliquota ridotta al 5%;

  • all’articolo 1, comma 46, la proroga dell’applicazione dell’aliquota IVA agevolata al 10% in relazione al pellet di legno, che interessa, nel dettaglio, i mesi di gennaio e febbraio 2024;

  • all’articolo 1, comma 77, la riduzione da 154,94 euro a 70 euro del valore minimo delle cessioni di beni destinati all’uso personale o familiare da trasportarsi nei bagagli personali fuori del territorio doganale dell’UE, effettuate a decorrere dal 1° febbraio 2024 a favore di soggetti domiciliati o residenti fuori della medesima Unione europea, al di sopra del quale la cessione può avvenire senza pagamento d’imposta;

  • all’articolo 1, comma 91, lettera b), l’innalzamento al 4 per mille annuo dell’aliquota dell’imposta sul valore delle attività finanziarie (IVAFE) dovuta in relazione ai prodotti finanziari detenuti in Stati o territori a regime fiscale privilegiato.

In merito, poi, ad alcune previsioni contenute nel D.L. n. 145/2023 (Decreto Anticipi), l’Agenzia si sofferma in particolar modo sull’articolo 16, comma 2-bis, lettera a), che proroga al 30 giugno 2024 le disposizioni di cui agli articoli 7, comma 1-quater, e 12, comma 2-bis, del D.Lgs. n. 36/2021, che esplicavano la loro efficacia fino al 31 dicembre 2023.

L’articolo 7, comma 1-quater, del D.Lgs. n. 36/2021 prevede, nello specifico, che tutte le associazioni sportive dilettantistiche e società sportive dilettantistiche adeguino i propri statuti alle nuove disposizioni del Titolo II, Capo I, del medesimo decreto. L’eventuale difformità comporta l’inammissibilità della richiesta di iscrizione al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche e, per gli enti già iscritti, la cancellazione d’ufficio dallo stesso.

L’articolo 12, comma 2-bi del citato D.Lgs. n. 36/2021, in particolare, stabilisce che le modifiche statutarie adottate entro la data normativamente prevista sono esenti dall’imposta di registro se hanno lo scopo di adeguare gli atti a modifiche o integrazioni necessarie a conformare gli statuti alle disposizioni del decreto.

Al riguardo le Entrate ritengono che siano da ricomprendere nel regime di esenzione dall’imposta di registro anche le ulteriori modifiche o integrazioni statutarie previste dal citato Capo I dello stesso decreto, riguardanti, in particolare:

  • la possibilità di esercitare attività secondarie e strumentali rispetto a quelle istituzionali;

  • la ridefinizione delle clausole di incompatibilità degli amministratori.

Infine, nella nuova circolare n. 3/2024 viene illustrata la portata delle novità introdotte con l’articolo 2 del Decreto Salva-infrazioni (D.L. n. 69/2023).

Tale articolo 2, infatti, modifica i criteri necessari per avvalersi dell’imposta di registro agevolata (c.d. prima casa) in relazione agli atti traslativi a titolo oneroso della proprietà di case di abitazione non di lusso e agli atti traslativi o costitutivi della nuda proprietà, dell’usufrutto, dell’uso e dell’abitazione relativi alle stesse, previsti per gli acquirenti che si sono trasferiti all’estero per ragioni di lavoro.

Chiarisce, al riguardo l’Agenzia, che possono accedere al  suddetto beneficio le persone fisiche che, contestualmente:

– si siano trasferite all’estero per ragioni di lavoro;

– abbiano risieduto in Italia per almeno 5 anni, o ivi svolto, per il medesimo periodo, la loro attività, anteriormente all’acquisto dell’immobile;

– abbiano acquistato l’immobile nel comune di nascita, ovvero in quello in cui avevano la residenza o in cui svolgevano la propria attività prima del trasferimento.

Bonus psicologo, arrivano le indicazioni operative

Individuati i destinatari del contributo e fornite le modalità di presentazione delle domande e di erogazione (INPS, circolare 15 febbraio 2024, n. 34).

L’INPS ha fornito le indicazioni operative per l’individuazione dei destinatari del cosiddetto bonus per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia, nonché le modalità di presentazione delle relative domande e di erogazione del contributo, a seguito dell’entrata in vigore del decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, del 24 novembre 2023.

Il provvedimento in questione, infatti, ha definito, a decorrere dal 2023, i tempi per la presentazione della domanda per accedere al contributo, l’importo massimo erogabile parametrato all’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), il limite di spesa complessivo per l’anno 2023 e quello a decorrere dall’anno 2024, nonché l’entità e la validità dello stesso e i criteri di ripartizione delle risorse tra le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano-Alto Adige.

Requisiti dei beneficiari

Ai fini della concessione del Bonus psicologo, come definito dall’articolo 2 del precedente decreto interministeriale del 31 maggio 2022, possono accedere alla prestazione le persone in condizione di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica, che siano nella condizione di beneficiare di un percorso psicoterapeutico.

Il beneficio, a decorrere dall’anno 2023, è riconosciuto una sola volta per ciascuna annualità ai soggetti in possesso, al momento della presentazione della domanda, dei seguenti requisiti: residenza in Italia; valore ISEE in corso di validità, ordinario o corrente, non superiore a 50.000 euro.

Misura

Il contributo può avere un valore non superiore a 1.500 euro per persona e viene modulato in base all’ISEE del richiedente.

Ai sensi dell’articolo 3, comma 2, del decreto interministeriale del 24 novembre 2023, al fine di sostenere le persone con ISEE più basso, a decorrere dal 2023, l’importo complessivo massimo del beneficio è parametrato in base alle seguenti fasce:

– con un valore ISEE inferiore a 15.000 euro, l’importo del beneficio, fino a 50 euro per ogni seduta, è erogato a concorrenza dell’importo massimo stabilito in 1.500 euro per ogni beneficiario;

– con un valore ISEE compreso tra i 15.000 e i 30.000 euro, l’importo del beneficio, fino a 50 euro per ogni seduta, è erogato a concorrenza dell’importo massimo stabilito in 1.000 euro per ogni beneficiario;

– con un valore ISEE superiore a 30.000 e non superiore a 50.000 euro, l’importo del beneficio, fino a 50 euro per ogni seduta, è erogato a concorrenza dell’importo massimo stabilito in 500 euro per ogni beneficiario.

Domanda

La domanda per il 2023 per accedere al beneficio può essere presentata, dal 18 marzo 2024 fino al 31 maggio 2024, esclusivamente in via telematica, accedendo al servizio “Contributo sessioni psicoterapia” attraverso una delle usuali modalità (portale web o Contact center).

Per le domande relative all’anno 2024 e agli anni successivi, la finestra temporale per la presentazione delle domande sarà comunicata annualmente con apposito messaggio INPS. 

Esito della domanda

Al termine del periodo stabilito dall’INPS per la presentazione delle domande, vengono stilate le graduatorie per l’assegnazione del beneficio, distinte per Regione e Provincia autonoma di residenza, tenendo conto del valore ISEE più basso e, a parità di valore, dell’ordine cronologico di presentazione delle domande. Il completamento della definizione delle graduatorie è comunicato con apposito messaggio, pubblicato sul sito istituzionale dell’INPS.

L’esito della richiesta è notificato tramite SMS e/o e-mail ai soggetti richiedenti, ai recapiti indicati nella specifica sezione “MyINPS” del portale dell’Istituto o, a scelta del richiedente, nella domanda ed è consultabile sulla medesima procedura utilizzata per la presentazione della stessa nella sezione “Ricevute e provvedimenti”.

In caso di accoglimento della domanda, nel relativo provvedimento è indicato l’importo del beneficio e il codice univoco associato, che deve essere comunicato per ogni sessione di psicoterapia al professionista, scelto tra gli specialisti privati che hanno aderito all’iniziativa, regolarmente iscritti nell’elenco degli psicoterapeuti nell’ambito dell’Albo degli psicologi.

A partire dal 2023, il beneficiario ha 270 giorni di tempo, decorrenti dalla data di pubblicazione del messaggio, comunicante il completamento delle graduatorie e l’adozione dei provvedimenti, per usufruire del Bonus in oggetto e delle sessioni di psicoterapia utilizzando il codice univoco attribuito. Decorso tale termine il codice univoco è automaticamente annullato e le risorse non utilizzate saranno riassegnate nel rispetto dell’ordine della graduatoria regionale o provinciale, individuando nuovi beneficiari cui si applicheranno le medesime disposizioni.

Le graduatorie sono valide fino a esaurimento delle risorse stanziate per l’anno di riferimento.

CIPL Edilizia Sondrio: stabiliti gli importi relativi all’EVR 2024



Definiti gli importi relativi all’erogazione dell’Elemento variabile della retribuzione per impiegati ed operai del comparto edile


Il 15 gennaio scorso, Ance Lecco-Sondrio, Confartigianato Imprese Sondrio, Feneal-Uil Alta Lombardia, Filca-Cisl e Fillea-Cgil Sondrio hanno sottoscritto il verbale di accordo con il quale hanno definito gli importi relativi all’erogazione dell’Elemento variabile della retribuzione per l’anno 2024. L’incontro è servito a verificare l’andamento del settore edile e artigiano della provincia di Sondrio correlato ai risultati raggiunti dal punto di vista della produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione, in applicazione a quanto disposto nell’accordo di rinnovo del CIPL per le imprese industriali ed artigiani edili del 1° dicembre 2022.
L’importo relativo all’EVR maturato nel 2023 viene erogato quale premio di risultato a livello territoriale, mediante raffronto dei parametri provinciali per i periodi riguardanti il triennio 2023/2022/2021 su triennio 2022/2021/2020. L’emolumento è quantificato nella misura del 4% (corrispondente al 100% del 4%) dei minimi di paga base e di stipendio in vigore al 1° luglio 2014 e 4 maggio 2022.


 

























EVR Imprese industriali – Operai
Livello Importo EVR orario
/4 0,26400
3 0,24520
2 0,22040
1 0,18840
Discontinui senza alloggio 0,16960
Discontinui con alloggio 0,15080

 




































EVR Imprese industriali – Impiegati
Livello Importo EVR mensile Importo EVR giornaliero x full time (20 gg/mese convenzionali)
7 65,22840 3,26143
6 58,70520 2,93527
5 48,92080 2,44604
4 45,66040 2,28303
3 42,39840 2,11992
2 38,15880 1,90795
1 32,61440 1,63072

 



















EVR Imprese artigiane – Operai
Livello Importo EVR orario
4 0,30645
3 0,28479
2 0,25610
1 0,21903

 




































EVR Imprese artigiane – Impiegati
Livello Importo EVR mensile Importo EVR giornaliero x full time (20 gg/mese convenzionali)
7 76,45840 3,82292
6 68,20320 3,41016
5 56,84160 2,84208
4 53,01520 2,65076
3 49,26880 2,46344
2 44,30600 2,21530
1 37,89200 1,89460

 

Fondo Fast: il piano sanitario per il 2024

Tra le prestazioni previste per il 2024 il pacchetto maternità, il rimborso per le lenti da vista  e dei ticket sanitari

Il Fondo Fast, il Fondo di Assistenza Sanitaria del Turismo, ha pubblicato il nuovo piano sanitario per il 2024.
Tra le prestazioni rimborsate vi sono:
Ticket Sanitari
E’ previsto il rimborso integrale delle prestazioni sanitarie effettuate nel Servizio Sanitario Nazionale per le seguenti prestazioni:
– indagini diagnostiche;
– ticket di pronto soccorso in relazione all’evento acuto;
– prestazioni di terapia;
– visite specialistiche;
-trattamenti fisioterapici esclusivamente a fini riabilitativi.
La disponibilità annua per la presente copertura è di 500,00 euro per iscritto.
Pacchetto maternità
Il fondo rimborsa le seguenti prestazioni:
– ecografie;
– amniocentesi;
– villocentesi
– NIPT (test prenatale non invasivo)
– analisi clinico chimiche;
– n. 4 visite di controllo ostetrico ginecologico (n° 6 per gravidanza a rischio).*
– n.1 visita anestesiologica
– elettrocardiogramma.
La disponibilità annua per la presente copertura è di 1.500,00 euro per evento
Assistenza al lavoratore non autosufficiente
Il Fondo introduce il rimborso per la prestazione di assistenza alla persona non autosufficiente, per un periodo non superiore a due anni.Per “non autosufficiente” si intende una persona che a causa di una malattia, di infortunio, si trovi a non essere in grado di svolgere, del tutto o in parte, le più comuni attività della vita quotidiana. La disponibilità annua per la presente copertura è di 4.800,00 euro pro quota per i mesi di iscrizione annua.
Long Term Care – Assistenza ai familiari non autosufficienti
Il Fondo introduce il rimborso per il Long Care Term, assistenza a familiari non autosufficienti, in condizioni di grave “non autosufficienza”.
Possono accedere alla richiesta di rimborso gli iscritti che risultano regolarmente in copertura da almeno sei mesi dalla data della fattura richiesta. La disponibilità per la presente copertura è di 3.000,00 euro annui, a nucleo familiare, in un’unica soluzione per l’intera somma erogabile.
Lenti da vista
E ‘previsto il rimborso delle lenti per occhiali da vista o per lenti a contatto (per le lenti giornaliere è ammessa un’unica richiesta per un massimo di 12 mesi di spesa). Tale prestazione è rimborsabile una volta ogni due anni dalla data delle fatture presentate (per prime richieste con data fattura 2024), per difetti visivi con variazione di almeno 0,50 diottrie per occhio, nell’ambito del periodo di validità della copertura. La disponibilità annua per la presente copertura è di 150,00 euro
Vaccini antinfluenzali
Vengono rimborsati: vaccini antinfluenzali trivalenti (TIV) che contengono due virus di tipo A (H1N1 e H3N2) e un virus di tipo B, oltre a vaccini quadrivalenti che contengono due virus di tipo A (H1N1 e H3N2) e due virus di tipo B. La disponibilità annua per la presente copertura è di 15,00 euro.

Art bonus: chiarimenti del fisco su donazioni destinate indirettamente al sostegno della Fondazione Teatro

Le Entrate forniscono chiarimenti in merito all’applicazione del credito di imposta Art Bonus per le erogazioni liberali finalizzate allo specifico sostegno dell’attività di promozione delle iniziative volte, direttamente o indirettamente, a procurare benefici economici o di immagine ad una fondazione di cui si è sostenitori (Agenzia delle entrate, risposta 16 febbraio 2024, n. 44).

L’articolo 1 del D.L. n. 83/2014 prevede un credito d’imposta (c.d. Art bonus), nella misura del 65% delle erogazioni effettuate in denaro da persone fisiche, enti non commerciali e soggetti titolari di reddito d’impresa per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, per il sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica, delle fondazioni lirico-sinfoniche e dei teatri di tradizione, delle istituzioni concertistico-orchestrali, dei teatri nazionali, dei teatri di rilevante interesse culturale, dei festival, delle imprese e dei centri di produzione teatrale e di danza, nonché dei circuiti di distribuzione e per la realizzazione di nuove strutture, il restauro e il potenziamento di quelle esistenti di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo.

Tale credito d’imposta, riconosciuto alle persone fisiche e agli enti non commerciali nei limiti del 15% del reddito imponibile e ai soggetti titolari di reddito d’impresa nei limiti del 5 per mille dei ricavi annui, ripartito in tre quote annuali di pari importo, è altresì riconosciuto anche qualora le erogazioni liberali in denaro effettuate per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici siano destinate ai soggetti concessionari o affidatari dei beni oggetto di tali interventi.

 

In riferimento al caso di specie, è stato acquisito il parere del Ministero della cultura che ha ritenuto che le erogazioni liberali ricevute in denaro dall’istante per il sostegno delle sue attività non possano beneficiare dell’Art bonus in quanto trattasi di erogazioni liberali destinate indirettamente al sostegno della Fondazione Teatro e come tale destinataria di contributi ammissibili al beneficio fiscale. Sebbene la Fondazione Teatro possa considerarsi anche l’unico beneficiario delle iniziative promosse dall’istante, non è possibile giungere all’immediata conclusione che tali erogazioni liberali possano considerarsi vere e proprie donazioni in favore della Fondazione Teatro. Le due fondazioni, infatti, restano soggetti distinti e autonomi e le erogazioni effettuate dai donatori nei confronti dell’istante non possono considerarsi erogazioni liberali destinate a sostenere la Fondazione Teatro.

Inoltre, viene evidenziato come la Fondazione per le erogazioni liberali in denaro, effettuate a sostegno dell’attività del Teatro, avrebbe potuto essa stessa beneficiare dell’Art bonus. Pertanto, non si ravvedono ragioni a sostegno della tesi per cui l’istante dovrebbe beneficiare del credito d’imposta Art bonus sia per le erogazioni liberali ricevute, a monte, a sostegno della sua attività, sia per il sostegno economico fornito, a valle, generando così una ingiustificabile duplicazione del beneficio.

Sulla base di tali considerazioni, l’Agenzia ritiene non ammissibili all’Art bonus i contributi a sostegno dell’attività dell’istante.

Malattie professionali nell’industria e nell’agricoltura, le nuove tabelle

L’INAIL rende note le nuove tabelle delle malattie professionali nell’industria e nell’agricoltura che sostituiscono quelle precedenti per le fattispecie denunciate a partire dal 19 novembre 2023 (INAIL, circolare 15 febbraio 2024, n. 7).

L’INAIL comunica l’avvenuta approvazione della revisione delle tabelle delle malattie professionali nell’industria e nell’agricoltura per effetto del D.I. del 10 ottobre 2023, illustrando le caratteristiche delle nuove tabelle e le principali modifiche apportate.

 

Affinché la malattia professionale venga qualificata come tabellata devono essere rispettati contemporaneamente i contenuti delle 3 colonne, riferiti alla malattia stessa.

 

Nella prima colonna sono elencate le malattie raggruppate per agente causale.

Nella seconda colonna è indicata, per la gran parte delle malattie, la locuzione “lavorazioni che espongono all’azione di…”, seguita dall’indicazione dell’agente causale al quale riferire la malattia tabellata. Per alcune malattie è invece precisata la specifica lavorazione, come per esempio nell’ipoacusia da rumore.

Nella terza colonna, infine, è riportato, come per le precedenti tabelle, il periodo massimo di indennizzabilità dalla cessazione della lavorazione.

 

Si ricordi, infatti, che, la manifestazione della malattia oltre il periodo massimo di indennizzabilità esclude la possibilità di riconoscerla come tabellata.

 

A fronte della richiesta di riconoscimento di una malattia professionale “tabellata”, la presunzione legale d’origine opera laddove siano accertate contemporaneamente le seguenti condizioni:

 

a) l’esistenza della patologia nosologicamente indicata;

b) l’adibizione abituale e sistematica alla lavorazione indicata in tabella;

c) la manifestazione della malattia entro il periodo massimo di indennizzabilità.

 

Per superare la presunzione legale d’origine professionale della patologia certificata, l’INAIL dovrà dimostrare il ricorrere di una o più delle seguenti circostanze: l’assenza o la non corrispondenza della patologia nosologicamente indicata in tabella; che il lavoratore non abbia svolto in maniera abituale e sistematica la lavorazione tabellata; che il lavoratore non sia stato esposto concretamente all’azione dell’agente causale connesso alla lavorazione tabellata, in misura idonea a cagionare la patologia accertata; che la patologia sia riconducibile in via diretta ed esclusiva ad altra causa extralavorativa; che la malattia si sia manifestata oltre il periodo massimo di indennizzabilità.

 

Tra le principali modifiche apportate nella nuova formulazione delle tabelle si segnala, ad esempio, l’eliminazione della voce relativa all’Anchilostomiasi, unica malattia professionale da agenti biologici presente nelle precedenti tabelle dell’industria e dell’agricoltura.

Come peraltro precisato in più occasioni dall’INAIL, anche di recente per i casi di infezioni da SARS-CoV-2, le patologie infettive sono inquadrate, per l’aspetto assicurativo, nella categoria degli infortuni sul lavoro e non delle malattie professionali: in questi casi, infatti, la causa violenta è equiparata a quella virulenta.

 

Viene anche introdotto il termine “cronico” per quelle patologie che possono avere manifestazioni sia croniche, sia acute, secondo il principio generale che la malattia professionale prevede l’azione dell’agente patogeno diluito nel tempo.

 

Il nuovo sistema tabellare si applica alle fattispecie denunciate a partire dal 19 novembre 2023 ma, in applicazione del generale principio del favor lavoratoris, per i casi non rientranti nel precedente sistema tabellare e previsti invece nel nuovo, per i quali l’assicurato abbia già presentato domanda ancora in fase istruttoria e non sia stato emesso alcun provvedimento, dovranno essere applicate le nuove tabelle.

 

Invece, per i casi rientranti nel precedente sistema e non previsti nel nuovo – per tipologia della malattia o della lavorazione o per differente periodo massimo di indennizzabilità – per i quali l’assicurato abbia già presentata la richiesta di riconoscimento anche tramite l’invio della certificazione medica, tuttora in corso di istruttoria, continua a essere applicata la normativa in vigore al momento della presentazione della domanda. 

Assegno di inclusione: la descrizione dello stato delle domande

L’esito delle istanze è consultabile dall’utente nella procedura gestionale a cui si accede tramite le proprie credenziali (INPS, messaggio 14 febbraio 2024, n. 684).

Con il messaggio in commento, l’INPS ha provveduto a spiegare i diversi esiti delle domande presentate per l’accesso all’Assegno di inclusione (ADI) istituito dall’articolo 1 del Decreto Lavoro (D.L. n. 48/2023).

Bisogna ricordare che l’ADI viene riconosciuto ed erogato a quei nuclei che presentano la richiesta, che sottoscrivono il Patto di Attivazione digitale (PAD) e la cui domanda supera con esito positivo tutti i controlli preventivi relativi ai requisiti previsti dalla normativa. L’esito delle domande è consultabile dall’utente nella procedura gestionale a cui si accede tramite le proprie credenziali.  

Domande accolte

Nel caso delle domande accolte, l’importo è accreditato sulla Carta di inclusione intestata al richiedente la prestazione o, nel caso in cui sia stata richiesta l’individualizzazione della carta, ai singoli componenti adulti del nucleo che hanno responsabilità genitoriale o che sono inseriti nella scala di equivalenza.

La Carta può essere ritirata presso gli uffici postali e viene consegnata anche nei casi in cui il soggetto titolare non abbia ricevuto il relativo sms.

Le domande respinte

Nella procedura ADI, accessibile dal portale istituzionale dell’INPS,  è consultabile lo stato della domanda e, nel caso di reiezione, la relativa causale. Dal 27 febbraio 2024 sarà disponibile anche il dettaglio delle singole causali di reiezione.

In questi casi, il richiedente la misura può presentare motivata istanza di riesame alla sede INPS, territorialmente competente, entro 30 giorni dalla data in cui ha ricevuto comunicazione dell’esito, o presentare ricorso giudiziario.

Domande in evidenza e sospese

Nel caso in cui le domande ADI abbiano necessità di un supplemento istruttorio esse vengono poste nello stato di “evidenza” o di “sospensione”. In particolare, tra gli altri casi, sono poste in stato “evidenza” e potranno essere gestite dalle strutture territoriali dell’INPS, le domande la cui attestazione ISEE presenta omissioni e/o difformità, a seguito dei controlli automatizzati effettuati dall’Agenzia delle Entrate.

Nei casi di ISEE con omissioni ovvero difformità l’INPS invia apposita comunicazione al soggetto richiedente la prestazione ADI. Se nel termine di 60 giorni sono stati presentati i documenti giustificativi delle omissioni e/o difformità e gli stessi sono idonei a giustificare tali incongruenze oppure se è stata rettificata l’attestazione ISEE o se è stata presentata una nuova DSU che ha sanato tali omissioni e difformità, la domanda viene sbloccata positivamente ai fini della prosecuzione dell’istruttoria. Viceversa, nello stesso termine di 60 giorni, la domanda viene respinta.

 

 

CCNL Editoria e Grafica – Industria: contributo spese per rinnovo contratto

Le OO.SS. di settore richiedono un contributo spese pari a 27,00 euro da trattenere sulle competenze del mese di marzo 2024

A seguito delle assemblee di consultazione per il rinnovo del contratto e dello scioglimento della riserva, le OO.SS. Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, hanno richiesto ad Assografici, AIE, ANES, la disponibilità per la raccolta del contributo, richiesto alle lavoratrici e ai lavoratori, relativo alle spese organizzative e logistiche sostenute per la gestione della trattativa, dalla scadenza del contratto.
A tal fine, in caso di approvazione con la retribuzione di marzo 2024 le Aziende effettueranno una trattenuta di 27,00 euro ai lavoratori e alle lavoratrici non iscritti/e ad alcuna Organizzazione Sindacale, da versare alle OO.SS. Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil a titolo di “Contributo spese trattativa rinnovo CCNL”. Entro il 29 febbraio 2024 le Aziende dovranno dare comunicazione di quanto sopra ai lavoratori e alle lavoratrici mediante un’unica comunicazione attraverso affissione in bacheca aziendale o mediante bacheca elettronica o mediante altro mezzo equivalente con il testo che segue: “Il 19 dicembre 2023 è stato rinnovato il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Grafici Editori sottoscritto da Assocarta, Assografici, Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, effettivo dal 9 febbraio 2024 a seguito del positivo scioglimento della riserva da parte delle OO.SS. dopo le assemblee tenute con i lavoratori e le lavoratrici. A fronte delle spese organizzative e logistiche sostenute per la gestione della trattativa di rinnovo, sviluppatasi tra le Parti da gennaio 2023 a dicembre 2023, le OO.SS. chiedono ai Lavoratori e alle Lavoratrici non iscritti/e ad alcuna Organizzazione Sindacale un contributo spese di € 27,00 a titolo di “Contributo spese trattativa rinnovo CCNL” che sarà trattenuto sulle competenze del mese di marzo 2024. I Lavoratori e le Lavoratrici che non intendessero versare la quota dovranno darne avviso tramite mail agli uffici del personale dell’Azienda entro e non oltre il 10 marzo 2024“.
Nel comunicato viene inoltre precisato che la trattenuta non sarà effettuata nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici non iscritti/e alle OO.SS. che non risultino presenti in Azienda per qualsivoglia motivo (a titolo esemplificativo malattia, infortunio, maternità e paternità, aspettativa a qualunque titolo, puerperio, aspettativa, Cassa Integrazione/FIS, trasferta) durante tutto il periodo intercorrente tra la data di pubblicazione/invio della comunicazione ed il 31 marzo 2024. Per i lavoratori e le lavoratrici con contratto di lavoro a tempo parziale la quota sarà conseguentemente riproporzionata, in virtù del ridotto orario di lavoro.

CIRL Agricoltura Impiegati Sicilia: sottoscritto il nuovo contratto per i dipendenti del settore



Per i Quadri e gli impiegati del settore agricolo sono previste novità retributive e normative


Il 2 febbraio scorso, Confagricoltura, Coldiretti e Cia-Agricoltori italiani, insieme a Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, della regione Sicilia, hanno sottoscritto il contratto territoriale per i Quadri e gli impiegati agricoli. Il CIRL, che decorre dal 1° gennaio 2022 e scade il 31 dicembre 2025, presenta novità dal punto di vista normativo ed economico.


A decorrere dal 1° gennaio 2024, gli stipendi percepiti al 31 dicembre 2022 sono incrementati del 5%. Come stabilito dal CIRL, al recupero del periodo di vacanza contrattuale, per i Quadri e gli impiegati in forza alla data del 1° gennaio 2023, viene stabilita un’Una Tantum che viene liquidata entro e non oltre la retribuzione della mensilità di giugno 2024, come riportato nella tabella di seguito.


























Livello Importo
Quadro 755,00
1a 725,00
2a 650,00
3a 560,00
4a 500,00
5a 455,00
6a 420,00

Per i Quadri è prevista un’indennità di funzione pari a 70,00 euro per 14 mensilità, da aggiungersi alla paga base. L’indennità di cassa è pari a 60,00 euro per 12 mensilità; mentre, l’indennità sostitutiva di mensa è pari a 6,00 euro (valore giornaliero del buono pasto). E’ previsto un rimborso spese per l’uso di mezzi di locomozione propri, pari ad un quinto del prezzo della benzina per ogni chilometro percorso e per una permanenza non superiore al doppio della distanza tra il centro del Comune di residenza del dipendente e il luogo abituale di lavoro. Tuttavia, il rimborso non può superare il tetto degli 80km.
A riportare dei cambiamenti è la classificazione del personale, con l’introduzione di nuove figure professionali come quella del responsabile settore controlli di qualità e sicurezza dei prodotti (2° categoria) e impiegato addetto all’accoglienza, all’organizzazione delle degustazioni e delle attività ricreative (4° categoria).
In materia di permessi straordinari regionali, viene riconosciuto 1 giorno in più in aggiunta a quello già indicato dall’art. 25 del CCNL. Ulteriori novità sono previste anche per quel che riguarda la disciplina legata ai giorni festivi (art. 5 del CIRL) e al contributo di assistenza contrattuale territoriale regionale, con il versamento di un contributo pari a 1,00 euro mensile a carico dell’azienda e di 1,00 euro mensile a carico dell’impiegato e del Quadro.